mercoledì 9 marzo 2016

“... e li chiamarono briganti”, a Belmonte (Terra di Lavoro)



Domenica 13 marzo, a Belmonte Castello(*), piccolo e caratteristico comune sorto all'ombra dell'abbazia benedettina di Montecassino, si terrà l'evento dal titolo “... e li chiamarono briganti”, organizzato dall'Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”. 

L'evento “brigantesco” si terrà nelle splendide sale del ristorante-pizzeria “Villa Luce – La Napoletana” sito in via Lesche. Si inizia alle ore 18.30 con l'intervista al giornalista Fernando Riccardi, autore del libro “Brigantaggio postunitario. Una storia tutta da scrivere” ad opera di Claudio Saltarelli, presidente dell'Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”.
Belmonte
Tra una domanda e l'altra il maestro Benedetto Vecchio, noto cantautore e leader del gruppo MBL (Musicisti del Basso Lazio), eseguirà con la sua chitarra battente alcuni brani a tema, con l'introduzione esplicativa di Maria Scerrato.

Benedetto Vecchio ed il gruppo MBL
Nel mentre sfileranno in sala alcuni figuranti in costume d'epoca del gruppo rievocazioni storiche del Museo “Historicus” di Caspoli di Mignano Montelungo.

E infine, alle ore 20.30, tutti “a cena con i briganti”, con lo chef di “Villa Luce” che proporrà ai commensali il caratteristico menù “brigantesco”. 

Benedetto Vecchio
Insomma chi vuole rivivere e toccare con mano l'atmosfera del decennio postunitario, quando anche nell'alta Terra di Lavoro infuriava violenta e senza quartiere la guerra dei briganti contro i piemontesi, non può fare a meno di venire nel pomeriggio di domenica prossima a Belmonte Castello, nel ristorante “Villa Luce”.


Si parlerà di storia ma si apprezzerà anche la musica d'autore, i costumi d'epoca e, dulcis in fundo, la buona cucina. Per informazioni, prenotazioni e quant'altro si possono contattare i seguenti  numeri telefonici: 0776.691929 – 339.3603712.




(*) Belmonte (come tanti altri luoghi del non-più-indipendente Regno delle Due Sicilie nel 1862 ebbe il nome cambiato, dai nuovi padroni, in Belmonte Castello), che faceva parte di Terra di Lavoro e NON faceva  e NON è parte della Ciociaria, divenne Comune autonomo nel 1851 per decreto del Re del Regno delle Due Sicilie Ferdinando II n. 2529 del 26 settembre 1851.



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