sabato 4 giugno 2011

Il Sarchiapòne del mese, and the winner is Giuseppe Bono (Amministratore Delegato di Fincantieri)

NAPOLI - Da oggi parte una nuova rubrica: il sarchiapone del mese, una sorta di premio mensile che assegneremo a chi se lo sarà meritato per aver fatto una grossa stupidaggine nel corso del mese ed essersi qualificato per l'appunto come sarchiapone che "è uno dei tanti personaggi che popolano l'opera de "La cantata dei pastori" del Perrucci. E' quel personaggio goffo ed un po' ridicolo che caratterizzera' tutto il teatro del '600. Avido nel mangiare, goffo, stupido, fifone e dal corpo deturpato dalla natura. Vale anche come ipocrita, furbo o almeno che si crede tale. Recentemente, ed erroneamente, e' stato inserito in uno sketch comico associandolo ad un animale, distorcendone il vero significato" (http://www.napoletanita.it/cgi-bin/etimologia.pl?etimo=sarchiapone).


Questo mese, meritatissimo, il premio di Sarchiapòne va all'Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, il cui nome è diventato piuttosto noto nell'ultimo mese. Chi è Giuseppe Bono? Giuseppe Bono è il signore che si trova ai vertici di quella che è stata, fino a due anni fa, una delle aziende leader del mondo nel settore della nautica. Poi la crisi economica internazionale ha colpito anche le imprese cantieristiche e i vertici dell'azienda italiana, che gestisce decine di cantieri in Italia, non sono stati in grado di far fronte al crollo degli ordinativi. Ma non è per questo che il Sarchiapòne del mese viene assegnato a Bono. Il premio gli arriva per essersi fatto promotore presso il grande pubblico, di un piano di rilancio dell'azienda che prevedeva la chiusura completa dei cantieri di Castellammare di Stabia e di Sestri Ponente. Senza nulla togliere ai lavoratori liguri mi sono preoccupato molto di più la situazione di Castellammare. Solo un Sarchiapòne avrebbe potuto proporre un piano all'interno del quale fosse prevista la chiusura di cantieri così antichi e prestigiosi. Ma c'è di più. Giuseppe Bono ha dimostrato di essere un vero Sarchiapòne quando, dopo le feroci (e prevedibili) proteste di Castellammare e Genova, ha fatto marcia indietro ritirando il piano. Allora, come direbbe il buon Lubrano, la domanda sorge spontanea: era davvero necessario comunicare al mondo un piano di lacrime e sangue senza aver prima consultato i lavoratori e il Governo nel tentativo di trovare un'altra strada? E, soprattutto, era davvero necessario arrivare ai tafferugli in strada prima di capire che un piano del genere era da manicomio? Di tutto ciò Bono e i vertici di Fincantieri non si erano resi conto, e per questo Bono si prende, in rappresentanza di tutti i vertici dell'azienda, il Sarchiapòne d'oro per il mese di Maggio. A rileggerci il prossimo mese con un'altro Sarchiapone!

Pa. Lu.

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