lunedì 30 gennaio 2017

"EGO SUM EGO ET VOS NEC VIRGA VIRILIS ESTIS"

"EGO SUM EGO ET VOS NEC VIRGA VIRILIS ESTIS"
ovvero: la rivoluzione è servita!!!




Il giorno venerdì 27 gennaio 2017 un autorevole commentatore scriveva su "corrispondenzaromana.it:
Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, nella lettera rivolta il 25 gennaio ai Membri del Sovrano Consiglio dell’Ordine, che si riuniranno a Roma, nella sede di via Condotti, il 28 gennaio, comunica che Papa Bergoglio:
  • nominerà un “delegato pontificio”, figura assolutamente irrituale per l’Ordine di Malta;
  • dà per avvenute le dimissioni del Gran Maestro, che invece non saranno tali finché non saranno ratificate dal Sovrano Consiglio;
  • si attribuisce il potere di rendere nulli e validi, tutti gli atti del Gran Maestro e del Sovrano Consiglio compiuti dopo il 6 dicembre 2016, reintegrando dunque Albrecht von Boeselager e destituendo il nuovo Gran Cancelliere Fra John Critien.

La posizione che ciascuno dei componenti del Supremo Consiglio assumerà il 28 gennaio è destinata ad essere resa pubblica. Se essi accetteranno senza fiatare il diktat, passeranno alla storia per il loro cedimento; se, con il dovuto rispetto verso il Vicario di Cristo, resisteranno, mostreranno al mondo che lo spirito cattolico e cavalleresco ancora esiste ed è in grado di imporsi all’esercizio ingiusto del potere


Nel pomeriggio di Sabato 28, ahimé, il Sovrano Consiglio ha reso noto la sua decisione "passando alla storia per il suo cedimento".

Ecco il testo della 

Lettera di Fra’ Ludwig Hoffmann von Rumerstein (già Gran Commendatore ora Luogotenente Interinale)





Sabato pomeriggio, 28 gennaio 2017, il Sovrano Consiglio ha accettato le dimissioni di Fra’ Matthew Festing dalla carica di Gran Maestro. Siamo grati a Fra’ Matthew che egli abbia generosamente risposto alla richiesta del Santo Padre e si sia dimesso per il bene dell’Ordine di Malta. Stimiamo il servizio che ha reso al nostro Ordine.
Siamo anche molto grati al Santo Padre e al Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin per il loro interesse e la cura per il nostro Ordine. Saremo lieti di lavorare con il Delegato che il Santo Padre intende nominare per collaborare con noi. Ci aiuterà a nutrire e ispirare gli aspetti religiosi dell’Ordine, e, eventualmente, sulle riforme che dovranno essere esaminate dopo le prossime elezioni. Siamo grati al Santo Padre che tutte le sue decisioni siano state attentamente prese con riguardo e rispetto per l’Ordine, con la determinazione di rafforzare la nostra Sovranità. In questa e in tutte le altre questioni, non verremo meno nella nostra fedeltà al Papa. Siamo grati ai membri del gruppo nominato dal Santo Padre. Hanno lavorato diligentemente con integrità e onestà nel corso delle ultime settimane per consigliare il Papa.
Quale Luogotenente Interinale, ai sensi dell’art 17 § 1 della nostra Costituzione, ora ho il compito e il dovere di guidare l’Ordine, insieme al Sovrano Consiglio. A breve, insieme al Sovrano Consiglio, convocherò il Consiglio Compito di Stato.
Ho annullato i decreti che istituiscono le procedure disciplinari nei confronti di Albrecht Boeselager e la sospensione dalla sua appartenenza all’Ordine. Riprenderà immediatamente l’incarico di Gran Cancelliere. Non vi è alcuna base per accuse contro di lui, e lo ringrazio per aver rispettosamente insistito sulla corretta applicazione della nostra Costituzione e Codice.
Mi appello a tutti voi affinché lavoriate uniti per la realizzazione della nostra missione tuitio fidei et obsequium pauperum. Conto sulla buona volontà di tutti per guardare al futuro e costruire un Ordine ancora più forte per affrontare i bisogni materiali e spirituali del mondo. Siamo grati a tutti voi che attuate questo compito ogni giorno senza sosta. So che per molti di voi al Gran Magistero e in tutto il mondo le ultime sei settimane sono state difficili. Vi ringrazio per la vostra fedeltà al nostro Ordine durante questo periodo.
Insieme ai miei colleghi nel governo dell’Ordine vi chiedo di pregare che lo Spirito Santo ci guidi nel prendere le decisioni giuste per le prossime elezioni e per il futuro.
Fra’ Ludwig Hoffmann von Rumerstein
Luogotenente Interinale



Pubblichiamo quindi un bell'articolo apparso su "la nuova bussola quotidiana" e che, in originale, potete leggere cliccando qui

le immagini non sono presenti nell'articolo originale




Fuori il Gran Maestro Matthew Festing; reintegrato il Gran Cancelliere Albrecht freiherr Boeselager (che era stato cacciato dallo stesso Festing); frà Ludwig Hoffmann von Rumerstein luogotenente interinale; in arrivo il delegato pontificio a suggellare il commissariamento de facto dell’Ordine di Malta. E con un comunicato distensivo pubblicato ieri dopo l’assemblea del Consiglio Sovrano, sul sito del Sovrano Militare Ordine di Malta sembrerebbe chiudersi qui la crisi dell’Ordine di Malta iniziata il 6 dicembre con la decisione di fra Matthew Festing di sospendere Boeselager.


il Gran Maestro durante il discorso al Corpo Diplomatico accreditato presso l'Ordine

Sembrerebbe. In realtà l’intervento duro del Papa sui dissidi interni all’Ordine di Malta lascia profonde ferite sia all’interno dell’Ordine sia nei rapporti tra Ordine e Santa Sede, e ha innestato un processo che potrebbe mettere in pericolo le attività caritative e assistenziali che i cavalieri di Malta gestiscono in tutto il mondo.


Ego sum ego et vos nec virga virilis estis

Del resto negli ultimi giorni si è andati vicinissimi allo scontro aperto tra Ordine e Santa Sede che avrebbe potuto portare allo scioglimento dell’Ordine stesso, cosa che ha costretto il Papa a correggere il tiro. In effetti il 25 gennaio dalla Santa Sede è partito un siluro per colpire il Gran Maestro Matthew Festing e resettare completamente la realtà dei Cavalieri di Malta. È infatti arrivata ai membri del Consiglio Sovrano una lettera del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, brutale nei modi e durissima nei contenuti: si dà per scontata la fine del magistero di Festing (malgrado la Carta Costituzionale dica che solo al Consiglio Sovrano spetti decidere), si dichiarano nulli e invalidi tutti gli atti del Gran Maestro e del Consiglio Sovrano dal 6 dicembre scorso (inclusa la sospensione di Boeselager), si concedono i poteri di governo ad interim al Gran Commendatore, ma solo fino a quando il Papa nominerà un Delegato Pontificio il quale, si capisce, prenderà il controllo dell’Ordine con dei poteri – scrive Parolin – che «il Santo Padre definirà nello stesso atto di nomina». Una vera tabula rasa. 
Ludwig Hoffmann von Rumerstein con S.S: il Beato  Giovanni Paolo II

Parlassimo di un’altra situazione lontana dal Vaticano, non esiteremmo a parlare di vero e proprio golpe. Una situazione che ha provocato forti reazioni ai vertici dell’Ordine; e che deve aver preoccupato anche i “vincitori”, la corrente tedesca che si vede spianata la strada verso il totale controllo dell’Ordine di Malta e soprattutto della sua cassa che, secondo fonti interne all’Ordine, si direbbe la vera causa della discordia. 



Le reazioni devono essere arrivate fino a Santa Marta, tanto che due giorni dopo, il 27 gennaio, al Consiglio Sovrano arriva un’altra lettera (riprodotta in calce a questo articolo). Questa volta è dal Papa in persona, che corregge il tiro: da una parte papa Francesco aggiunge che si metterà mano alla Carta Costituzionale, dall’altra però si specifica che il Delegato Pontificio si occuperà soprattutto «del rinnovamento spirituale dell’Ordine» e si affiancherà – senza sostituirlo – al Luogotenente interinale, incaricato del governo ad interim dell’Ordine. 
Il comunicato finale diffuso alla fine del Consiglio Sovrano di ieri precisa ancora meglio questa divisione dei compiti, un modo per salvaguardare – almeno formalmente – la sovranità dell’Ordine. Il Luogotenente interinale passerà le chiavi del governo al nuovo Gran maestro, non appena eletto, e il Papa accetta che la responsabilità di governo, in particolare per quel che riguarda i rapporti con gli Stati, non sia nelle mani del Delegato Pontificio. Dice l’Ordine che «Papa Francesco ha precisato che il suo Delegato Speciale avrà il compito di operare “per il rinnovamento spirituale dell’Ordine specificatamente dei suoi membri professi”. Questa concessione fa sì che il Sovrano Ordine di Malta «assicura la propria collaborazione al Delegato Speciale che verrà nominato dal Papa».


S. Em.za Rev.ma il Card Raymond Leo Burke.

Anche se non è mai nominato, è chiaro che la formulazione finale implica l’allontanamento del cardinale Raymond L. Burke quale cardinale patrono: se arriva un delegato pontificio (al proposito si fa il nome del cardinale Coccopalmerio) con i compiti succitati, è chiaro che perde di qualsiasi significato il suo ruolo. Per Burke non è difficile pronosticare un futuro lontano da Roma, nel tentativo di indebolire il fronte dei cardinali che hanno inviato al Papa i “dubia” sulla Amoris Laetitia.


"...Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione. In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre”. (Beata Katharina Emmerick 1820)
Appare peraltro ironico il riferimento al “rinnovamento spirituale dell’Ordine” che richiede l’invio di un Delegato del Papa, visto che in questi mesi di scontri non si è mai parlato effettivamente di problemi spirituali: come si diceva sopra, il vero contenzioso è su chi controlla la cassa, visto che l’Ordine maneggia cifre nell’ordine dei miliardi. La cordata tedesca, grazie all’intervento del Papa, ne esce per il momento vincitrice, e potrebbe rafforzare la sua posizione con il cambiamento della Carta Costituzionale ventilato da Francesco. Secondo fonti interne, infatti, i cambiamenti che si vorrebbero apportare riguardano un maggior peso nel governo dell’Ordine del secondo e terzo ceto (tutti laici), a scapito dei professi (coloro che sono religiosi), in modo da favorire ancora una volta la componente tedesca, ormai assente tra i professi ma ben rappresentata negli altri due ceti.
Si può effettivamente immaginare che dietro l’apparente concordia ritrovata si sia ormai scatenata una guerra interna dagli esiti incerti. Prova ne è che ancora ieri mattina il portavoce dell’Ordine di Malta, Eugenio Ajroldi di Robbiate, alla Associated Press dichiarava che la lettera di Parolin non è niente altro che l’interpretazione dei fatti avvenuti data dal Vaticano, «niente di più». Certe decisioni, ha proseguito, possono essere prese solo dal Sovrano Consiglio. 
Ad ogni modo l’intervento di papa Francesco sconfessa quanto aveva invece affermato papa Benedetto XVI appena due giorni prima di comunicare la propria rinuncia. Accogliendo in Vaticano 5mila operatori dell’Ordine di Malta che festeggiavano i 900 anni della bolla Piae postulatio voluntatis, il 9 febbraio 2013 Benedetto XVI (clicca qui) ricordava l’attualità del privilegio che l’allora papa Pasquale II concesse alla «neonata “fraternità ospedaliera” di Gerusalemme, intitolata a San Giovanni Battista. La fraternità veniva posta «sotto la tutela della Chiesa, e la rendeva sovrana, costituendola in un Ordine di diritto ecclesiale, con facoltà di eleggere liberamente i suoi superiori, senza interferenza da parte di altre autorità laiche o religiose». 
In quattro anni sono cambiate decisamente molte cose.




la lettera di francesco


un po' di speranza da parte di S. Em.za Rev.ma Card. Raymond Leo Burke


ULTIM'ORA!!!! AVVENUTA L'ELEZIONE DEL NUOVO PRINCPE E GRAN MAESTRO DEL  (GIÀ SOVRANO) MILITARE ORDINE DI MALTA.







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