Duccio carissimo, si avvicina il giorno in cui tu e quanti volenterosi compatrioti ci saranno, vi recherete a Fenestrelle per ricordare quei valorosi Soldati delle Due Sicilie che in quel forte, per cattiveria del vincitore trasformato in carcere, morirono, nel pieno rispetto del loro giuramento.
Essi vinti dalla mala sorte, dal tradimento, dalla incapacità o codardia di capi e non certo manchevoli di valore militare e di virtù civile, dettero ulteriore dimostrazione dell'attaccamento dell'uomo del Sud alla propria terra, alla propria Patria, identificata nella figura del Re e ne è prova chiara ed eclatante quella frase di risposta all'adescamento piemontese: ""UNO DIO, UNO RE"".
Si sacrificarono oltre ogni misura e il Loro ricordo deve essere per noi motivo di vanto e sprone a ricordare, ricordare e ricordare e riprenderci la nostra identità di Popoli delle Due Sicilie.
Purtroppo contrariamente all'anno scorso quando con te applicammo la targa ricordo dell'Istituto Due Sicilie e dell'Associazione Capitano De Mollot, quest'anno non ci è possibile, per motivi di ordine vario, partecipare a questo pellegrinaggio che sotto l'egida dei Comitati Due Sicile, tu, con tanto amore, curi e dirigi: consideraci presenti e noi in quel giorno lo saremo con il nostro pensiero e con una preghiera.
Ti abbraccio e dico Viva le Due Sicilie.
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