lunedì 7 gennaio 2013

Onore al sergente Romano e ai suoi uomini!





GIOIA DEL COLLE - E’ stato con il risuonare di un forte “Presente!” che i tanti partecipanti alla commemorazione del 150° anniversario della morte del Sergente Pasquale Domenico Romano hanno risposto al pronunciare dei nomi dei patrioti caduti sotto il fuoco della soldataglia piemontese, nel bosco di Vallata tra Gioia del Colle e Santeramo, tra il 5 e 6 gennaio 1863. Una commemorazione toccante grazie alla convergenza di tre fattori immancabili per la buona riuscita di un evento come quello che, ogni anno, ricorda i caduti della banda Romano. Innanzitutto la presenza di tanti patrioti che, da tutta la penisola, sono giunti a Gioia del Colle, per rendere omaggio alla figura del Sergente Romano, alfiere dell’Esercito delle Due Sicilie e poi resistente accanito contro l’invasione e l’occupazione sabauda. La bellissima location, l’incontaminato bosco di vallata dove si erge maestoso l’obelisco commemorativo voluto fortemente dal dottore Diego Eramo e dagli altri amici dell’associazione Rete Sud. Infine le toccanti parole di chi ha ricordato quello sforzo militare culminato in un martirio per la patria duo siciliana, in primo luogo quelle di Don Luciano Rotolo che durante la messa da campo ha toccato i cuori dei presenti elogiando il valore e il senso dell’onore dei caduti invitando tutti i partecipanti a prendere esempio dalle doti del Sergente caduto. Raramente si è visto una presenza così ricca di sigle e gruppi meridionalisti che hanno voluto essere per una giornata, sotto la stessa bandiera e accomunati dallo spirito del Sergente Romano, uniti nel ricordo al di là delle differenti posizioni politiche e culturali. Erano infatti presenti le principali sigle del meridionalismo accanto ai patrioti di Rete Sud anche il Fronte di Liberazione della Napolitania, l’Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie, i Comitati Due Sicilie, gli amici dell’Alfiere, l’associazione culturale De Mollot, il Parlamento delle Due Sicilie – Parlamento del Sud, il Giornale del Sud e la rivista “il Brigante”. Una bella giornata che è proseguita con gli interventi della professoressa Chiara Curione, discendete del Sergente Romano, di Francesco Laricchia, uno degli organizzatore della manifestazione, e del commendatore Giovanni Salemi, il decano del meridionalismo che ha portato i saluti e i ringraziamenti della Principessa Beatrice di Borbone Due Sicilie e la promessa di una sua prossima visita ai patrioti pugliesi e alla splendida Puglia. Nel pomeriggio, ospiti dell’amministrazione comunale di Gioia del Colle, si è svolto un convegno (la cui Presidenza è stata affidata allo storico del brigantaggio Valentino Romano), che ha visto la partecipazione dello storico calabrese Ulderico Nisticò e dello scrittore Mario Guagnano. Ad omaggiare la figura del Sergente Romano anche le Poste italiane che hanno emesso un annullo speciale con cui è stato possibile annullare le cartoline commemorative dell’evento durante il convegno.
il manifesto della manifestazione

STIAMO ARRIVANDOOOOO!

ed ecco svelato chi erano i privilegiati: a destra il dr. Salemi (il Comandante"), al suo fianco Giancarlo Rinaldi

nonostante si vedano solo il conducente e il comm. Salemi, ci sono anch'io

il comm. Salemi saluta i presenti

uno degli organizzatori, il "brigante" dr. Francesco Laricchia, in "divisa" brigantesca. È lui l'autore delle foto che ritraggono i passeggeri del calessino.

alcuni dei presenti


ed ecco il calessino, trainato da uno splendido castrone mungesse

l'oblisco che ricorda il sergente Romano ed i suoi uomini

l'obelisco fatto erigere da Diego Eramo

le belle parole che incise nella pietra rendono onore al sergente Romano in maniera imperitura

la banda che ha suonato l'Inno del Re

Chiara Curione, discendente del sergente Romano

il prof. Nisticò e l'editore Golia




don Luciano Rotolo, aiutato dal "brigantesco" Laricchia



la bandiera vandeana accoanto a quella delle Due Sicilie


















1 commento:

  1. se uomini come michele pezza(una storia incredibile)e il sergente romano li avessero avuti paesi come la francia, l'inghilterra o gli stati uniti sicuramente li avrebbero fatti degli eroi nazionali e hollywood avrebbe gia fatto un centinaio di film e dato qualche oscar!!!!! un saluto

    claudio saltarelli

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