martedì 24 luglio 2012

I Borbone, La Madonna della Civita e la Perdonanza

ITRIGrande è stata la commozione per il ristabilirsi di un antichissimo rito, e nello scambio ideale di guardia tra i Cavalieri Costantiniani del Lazio e quelli della Sicilia, durante la Festa della Madonna della Civita di quest'anno
La storia di questa miracolosa Madonna, così come il suo culto, affonda in tempi assai remoti le sue radici. La leggenda narra che nel VII sec. sotto il regno dell'Imperatore Isaurico a Costantinopoli, due monaci basiliani furono trovati in possesso dell'immagine della SS. Vergine della Civita e furono per questo motivo gettati in mare chiusi in una cassa assieme al quadro della Madonna. I monaci, dopo un naufragio, furono ritrovati a Messina sani e salvi assieme al quadro, il quale tuttavia rimase poco tempo in Sicilia poichè da lì scomparve per venire ritrovato prima a Gaeta e successivamente a Itri.



La Madonna della Civita, patrona di Itri
Testimonianze ci raccontano di impervi pellegrinaggi, a bordo di imbarcazioni a remi, da Ponza, prima della costruzione sull'Isola di una Chiesa dedicata a Maria Vergine. Forse la testimonianza di fede più remota viene dal racconto, confermato dal noto scrittore e storico Sir Harold Acton nel suo "I Borboni di Napoli" del 1984, riporta di pellegrini provenienti da Messina. Questi, dice la leggenda, affrontavano il lunghissimo viaggio nel Rito della Perdonanza. Per scontare, cioè, le colpe dei loro peccati che avevano provocato l'allontanamento della Vergine dalla loro Isola. Il rito nel tempo è andato perso ma la Madonna di Costantinopoli o d'Itri, divenne così celebre in tutto il Sud Italia.
Non mancarono infatti, negli anni, neanche Papi e Re all'altare della Miracolosa Madonna. Ricordiamo la visita, il 10 febbraio 1849, di S.S. papa Pio IX che, esule a Gaeta, si recò al Santuario. Con Lui, il Re Ferdinando II di Borbone e tutta la Famiglia Reale al gran completo. Questa testimonianza è ricordata nello splendido dipinto che orna il soffitto della Chiesa nel Santuario. Per quell'occasione il Re si adoperò a far costruire la Via Civita Farnese, importantissima per il futuro sviluppo del Santuario e per gli scambi con gli Abruzzi.
Lapide commemorativa dell'inaugurazione della via Civita Farnese da parte di S.M. Ferdinando II, Re del Regno delle due Sicilie
La Corte borbonica si occupò del Santuario in altre occasioni. Ricordiamo i Real Decreti per l'assegnazione dello stesso a due diverse istituzioni religiose. Con il Decreto n.5464 del 25 Luglio 1839, Re Ferdinando II, affida il Santuario ai Padri Passionisti. Ed ancora con Decreto n.4719 del 19 Gennaio 1858 si revoca tale concessioni in favore della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Anche il beato Papa Pio IX si occupò di nuovo della Vergine d'Itri nel 1877 sottoscrivendo il decreto per la seconda incoronazione della Civita, coniando per l'occasione anche una medaglia ricordo. 

Il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio unitamente alla Real Casa Borbone delle due Sicilie ha inteso ristabilire il rapporto speciale di devozione da sempre dimostrato rispetto alla Madonna della Civita, attraverso il ripristino del Pellegrinaggio della Perdonanza. Grazie alla sensibilità ed all'operato del Prof. Avv. Franco Ciufo, Delegato Vicario per il Lazio del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, una delegazione Siciliana dell'Ordine, guidata dal Comm. di grazia, nob. dott. Antonio di Janni. si è racata in pellegrinaggio ad Itri, creando un gemellaggio speciale fatto di comunanza di Fede. Tutto questo accade quest'anno, nel 1700° anniversario della nascita del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ordine equestre dinastico di collazione della Real Casa Borbone delle due Sicilie.

i Cavalieri del SMOCSG del Lazio e di Sicilia, in processione ad Itri



Il Prof. Avv. Franco Ciufo, Delegato Vicario per il Lazio (sin.), Don Elio Persechino (centro), inob. dott. Antonio di Janni vice-Delegato per la Sicilia (destra). In secondo piano Sua Ecc.za Rev.ma, Monsignor Fabio Bernardo D’OnorioArcivescovo di Gaeta 


Foto di gruppo dei Cavalieri Costantiniani, con il Sindaco di Itri, dott. Giuseppe De Santis ed i due Delegati del Lazio e della Sicilia


il labaro dell'Ordine

un giovanissimo Itrano con il costume tradizionale

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