sabato 3 dicembre 2011

Sante Marie oltre Borjes e il Brigantaggio

Il Borgo di Sante Marie (Aq)

Come ben sono a conoscenza i nostri lettori il 7 e 8 dicembre si svolgerà a Sante Marie e Tagliacozzo, provincia dell'Aquila (già Abruzzo Ultra II) l'annuale commemorazione per i 150 anni della cattura e fucilazione del Generale José Borjes (o Borges). Come sempre cerchiamo di offrire ai nostri amici una visione a 360° gradi dei problemi e dei territori. Anche in questo caso tentiamo di ripetere l'operazione segnalandovi alcune informazioni turistiche e storiche sul territorio di Sante Marie. Il Comune e il suo territorio, il Museo del Brigantaggio, la Riserva Naturale Regionale Grotte di Luppa, il Museo Multimediale di Astrofisica e il sito archeologico di Colle Nerino. Luoghi, paesaggi, attività da fare durante la visita in occasione della commemorazione dell'8 dicembre oppure appunti di viaggio da registrare per tornare a visitare Sante Marie e Tagliacozzo in altri periodi dell'anno. Buona lettura e arrivederci a Sante Marie!


IL COMUNE DI SANTE MARIE

Sante Marie è un grazioso borgo montano situato a 850 metri s.l.m. in provincia de l’Aquila, a circa 80 Km. da Roma. Immerso in un ambiente boscoso protetto e incontaminato, contornato da faggete ed ostrieti, si estende per un territorio di circa 40 km quadrati ed è composto da 6 frazioni: Castelvecchio (954 m s.l.m.), San Giovanni (834 m s.l.m.), Santo Stefano (1050 m s.l.m.), Scanzano (900 m s.l.m.), Tubione (876 m s.l.m.) e Val de Varri (1000 m s.l.m.). Fiore all’occhiello sono inoltre gli splendidi castagneti che da sempre costituiscono un bene prezioso per l’economia e la cultura locale e che hanno portato il Comune a far parte dell’Associazione Nazionale città del Castagno. Il borgo, posto sulla sommità di una collina e strutturato come un centro fortificato di montagna, appare come una classica conformazione ad oppi dum medievale. Storicamente, essendo sorto in un territorio aspro ed isolato e posto in prossimità della linea di confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio, è stato luogo di passaggio di eserciti ed ha vissuto il drammatico periodo della resistenza meridionale all’esercito piemontese. L’8 dicembre 1861 infatti, proprio alle porte di Sante Marie, nel casale Mastroddi, venne catturato il Generale catalano José Borjés (o Borges) il quale, partito dalla Calabria compì una spedizione nel tentativo di restaurare Francesco II di Borbone sul trono di Napoli. Della sua storia Sante Marie ha fatto una ricchezza realizzando ed inaugurando nel 2008 la Mostra sul Brigantaggio a Palazzo Colelli, ad oggi trasformata in un vero e proprio Museo del Brigantaggio.
Sante Marie si trova in provincia dell’Aquila ed è facilmente raggiungibile da Roma (A24 uscita Tagliacozzo), da L’Aquila (A24 uscita Magliano dei Marsi) e da Pescara (A25 uscita Magliano dei Marsi. 

La Riserva Naturale Regionale "Grotte di Luppa"
La riserva naturale regionale Grotte di Luppa, amministrata da un Ente gestore nominato dal Comune, si estende per una superficie di circa 435 ettari (pari all’11% del territorio comunale di Sante Marie) ed è contigua al Comune di Carsoli. A nord est il confine segue il tracciato della strada statale Tiburtina Valeria, mentre a sud ovest esso coincide con quello del comune di Sante Marie delimitato dai rilievi di Colle Pagliare (1206 m.) e Pietra Pizzuta (1264 m.). La riserva naturale regionale è stata istituita dalla Regione Abruzzo nel 2005. Essa rappresenta un importante progetto di sviluppo sostenibile dovendo favorire, in particolare, la crescita, la valorizzazione e la conservazione della comunità locale, del patrimonio faunistico e naturalistico. Il paesaggio della riserva è quello tipico dell’Appennino Centrale e fa parte del territorio dei Monti Simbruini e Carseolani. Ostrieti, faggete e castagneti ricoprono fittamente i versanti della riserva, tranne nella parte meridionale verso la chiesa di S. Quirico e a monte dell’abitato di Sante Marie, dove si affermano pascoli secondari e cespuglietti. A monte questi rilievi sono caratterizzati da rupi e aspre pareti scoscese, tanto da poter vantare l’appellativo popolare di “piccole Dolomiti abruzzesi”.

Geologicamente questa piccola catena montuosa si sviluppa in una fascia di transizione tra il complesso sedimentario della Valle Roveto e i calcari marnosi delle Brecce della Renga, ed è inserita nel bacino idrografico del Tevere. All’interno dell’area la sorgente più importante è “Fonte della Rocca” circondata da una ricca vegetazione, mentre, fondamentale nella creazione e caratterizzazione carsica del territorio, è la notevole circolazione idrica sotterranea, che ha permesso la creazione di ambienti ipogei particolarmente ricchi di speleo temi. Nel territorio, a testimonianza dell’importanza idrogeologica dell’area, si trovano inoltre numerosi fontanili (Bracone, Meschino, della Rocca, di Lufaro e Lattero).

Fiore all’occhiello della Riserva è l’Inghiottitoio di Luppa, che suscita da sempre molto interesse nel mondo speleologico. Nascosto tra i boschi della Riserva si giunge a questo misterioso ambiente carsico seguendo il letto ciottoloso del fiume che giunge nell’androne. Da qui, superata a sinistra la Galleria dei Tricotteri, inizia la serie di marmitte e piccoli salti, ove si configurano numerosi gruppi di concrezioni, mentre le pareti connotano un ambiente molto stretto che solo in alcuni punti, ove sono ubicati i laghi, concede un più ampio respiro. Occorre superare il cosiddetto “pseudo sifone”, che diviene impraticabile nei giorni di piena, per giungere al Gran Salto (-22 metri) ed al sottostante lago ed ancora, in progressione, verso altri salti e piccoli laghi che conducono al “Sifone Dolci” ed al vasto “Salone Franchetti” dove lo sguardo, ed il corpo, indugiano e prendono riposo. L’andamento della cavità tende a questo punto ad ascendere raggiungendo il Pozzo Patrizzi ed il sottostante Lago Pasquini ma è solo un termine di passaggio poiché risalendo la fontana Candida e superata con una nuova arrampicata un’ulteriore barriera di concrezione, alla quale segue una notevole strettoia, ecco aprirsi davanti agli occhi la grotta delle Meraviglie.

Il paesaggio vegetale della riserva è principalmente caratterizzato dalla presenza di bellissimi castagneti a cui si unisce un ambiente boscoso, con vaste superfici occupate da faggete, orno-ostrieti, che ricoprono indistintamente i versanti. Oltre al castagno (castagnea sativa) e al faggio (fagus sylvatica) sono distribuite nella piccola riserva naturale altre latifoglie come l’Acero di monte (acer pseudoplatanus) e il nocciolo (corylus avellana).

La fauna che abita questi luoghi non è specifica ma pur sempre interessante è la popolazione di volpi, faine, martore, lepri, scoiattoli, tassi, istrici e ricci. Inoltre numerosi sono gli uccelli che si possono scorgere all’interno degli ambienti forestali e boscosi della Riserva: è possibile osserare le upupe, le ghiandaie, le onnipresenti gazze, le poiane, i gheppi, gli allocchi, le civette, i picchi verdi, i merli, i fringuelli e le rupestri coturnici.

Il sito archeologico di Colle Nerino
Seguendo un piccolo sentiero natura attrezzato, dalla frazione di Santo Stefano si giunge al sito archeologico di Colle Nerino. Visitabile liberamente, e spiegato attraverso la presenza di pannelli illustrativi, il sito è stato inaugurato nel 2011 dopo un lavoro di scavi e ripulitura voluto dal Comune di Sante Marie e sotto la direzione della Soprintendenza dei Beni Archeologici d’Abruzzo. Si tratta di un edificio sotterraneo di epoca romana (datazione rinvenuta grazia alla presenza di ceramiche comuni), adibito successivamente a struttura produttiva, di cui sono stati messi in luce il fondo e l’ingresso ben strutturato, come è stato attestato dai frammenti di tegole rinvenute all’interno, probabili resti della produzione.

Il Museo del Brigantaggio
Nel 2008, per iniziativa dell’Amministrazione Comunale, fu allestita una mostra sul Brigantaggio a Palazzo Colelli. Nel corso degli ultimi anni la mostra si è trasformata in un vero e proprio museo permanente. La collezione iniziale infatti si è arricchita di cimeli e documenti inediti come armi, foto, lettere d’epoca, reperiti presso antiquari e aste nazionali. Visitando le sale del Museo del Brigantaggio si possono osservare da vicino tutti gli aspetti del periodo pre e post unitario attraverso abiti dell’epoca, armamenti e mezzi di comunicazione.
Informazioni utili
Apertura dal 1 giugno al 31 agosto tutti i sabati e le domeniche dalle ore 16 alle ore 19. Tutti gli altri periodi dell’anno apertura solo su prenotazione ai numeri 0863/679132 e 339/2301774. Giovedì 8 dicembre 2011 apertura straordinaria per la cerimonia dei 150 anni della cattura e fucilazione del Generale José Borjés con visita programmata alle ore 15.00

Mu.M.A. Museo Multimediale di Astrofisica
Creato nel 2011 all'interno del settecentesco Palazzo Colelli, accanto alle sale che occupa il Museo del Brigantaggio, il Muma è il primo tassello del costituendo Polo Astronomico di Sante Marie. La struttura offre ai visitatori un’emozionante esplorazione dell’universo, per conoscere da vicino la nostra galassia ed il sistema solare, guidati da astronomi ed astrofisici dell’Associazione Culturale “Estrellas y Planetas”. E’ possibile prenotare visite didattiche per gruppi e scuole al numero 0863/679132.





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