giovedì 23 giugno 2011

LA LETTERA/ Il plagio di Izzo, Valentino Romano: "Solidarietà piena. No al metodo Ruba e incolla!"

Carissimi,
devo esprimere tutta la mia convinta solidarietà a Fulvio Izzo.
E non è solo solidarietà di maniera o dettata dalla stima personale nei suoi confronti; è... comunanza di saccheggi.
Infatti anche a me è capitato più volte. La mia introduzione a "Brigantesse" ha subito le medesime "fortune": dal sito di un'associazione duosiciliana operante al Nord, a riviste telematiche e cartacee per finire ad un sedicente "autore" che ebbe l'ardire di proporre a me (in quanto direttore editoriale di una collana editrice) un testo che aveva quasi un intero capitolo copiato sempre dalle benedette "Brigantesse".  E naturalmente, prima di essere rimandato nel suo paese... d'origine, mi firmò pure una dichiarazione di piena paternità intellettuale dell'opera.
E che dire di quella docente di non so più quale Università svizzera che diceva di insegnare "metodologia della ricerca storica" (sic) e che, in suo libro, ne riportò alcuni brani, spiegando ai suoi incliti lettori che quel capitolo era frutto di una ricerca  legata ad un progetto con una scuola di Potenza? Praticamente agli alunni di quella scuola aveva insegnato che la metodologia della ricerca storia altro non è che il "copia e incolla", anzi il "ruba e incolla".
Se può servire al carissimo Fulvio come consolazione, valga però la considerazione che - evidentemente - non hanno trovato niente di meglio da copiare. Ed è una sorta di riconoscimento per il suo onesto e validissimo lavoro intellettuale.
Chi può vantare altrettanto?
Un abbraccio
Valentino Romano

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