lunedì 20 giugno 2011

Al Macerone sono passati i briganti!!!

Le due lapidi poste a memoria della vittoria piemontese

Le due lapidi dopo il passaggio degli anonimi briganti



ISERNIA - L'appuntamento era fissato alle 16.30 a Rionero Sannitico per la presentazione del libro del Professor Antonio Grano. Le strade che portano a Rionero sono due. Una, più comoda, una moderna superstrada, e l'altra, scomoda, piena di curve, che passa però nel proprio per il valico del Macerone, luogo dove si svolse un fatto d'arme della guerra d'invasione del 1861 e luogo dove sorge non una ma ben due lapidi commemorative della vittoria piemontese. Intenzionati a passare oltre all'andata per poi sostare a dare una occhiata al ritorno non abbiamo potuto fare a meno di notare che c'era qualcosa di fortemente anomalo. Non le due lapidi dedicate alle truppe del boia (nonchè cretino) Cialdini ma il fatto che la più piccola e recente era stata oggetto di azione che non esito a definire brigantesca. Girata all'incontrario sul marmo dove nulla era stato inciso anonime mani hanno, con un pennarello, scritto poche semplici parole sotto un giglio stilizzato: "In memoria dell'esercito napoletano" Queste 5 parole ci hanno riempito il cuore di gioia oltreché di orgoglio e sono parole che ci fanno ben sperare. Non siamo soli, questo è il messaggio che abbiamo colto passando per il valico del Macerone. In ogni regione del Sud (e non solo), finanche nei più piccoli e sperduti paesini ci sono cuori che ancora vogliono ricordare quei tanti giovani morti per difendere la loro Patria, anche dopo la cacciata del legittimo Sovrano. Per onorare quei morti ancora oggi, a 150 anni di distanza da quei drammatici fatti, noi lavoriamo e ci mettiamo in gioco e continueremo a farlo.

r.d.r.

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