lunedì 2 maggio 2011

Così la Campania fa guerra ai falsari del cibo - articolo di Silvia Miller su ilDenaro.it




NAPOLI - Oltre 25mila barattoli di pomodoro “San Marzano” falsamente etichettati, 24mila chili di formaggio a pasta filata dichiarata “mozzarella”, proveniente da un’azienda tedesca e destinata in Libia, 2mila confezioni di olio d’oliva Dop.
Sono alcuni dei principali sequestrati eseguiti in Campania per combattere il fenomeno delle frodi alimentari. Un settore in allarmante crescita, che causa danni incalcolabili all’economia sana, circa 50 miliardi l’anno.
Sul falso alimentare la criminalità organizzata ha allungato i suoi tentacoli. Mafia, camorra, ’ndrangheta, gestiscono in monopolio il commercio: dalla produzione al trasporto alla vendita al dettaglio, con danni incalcolabili all’economia sana. I dati del 2010, raccolti da Legambiente e dal Movimento Difesa del Cittadino, nel dossier “Italia a tavola 2010”, dicono che all’estero sono falsi tre prodotti su quattro. Difficile notare la differenza.
La Campania è una delle principali regioni dove il falso alimentare si produce e da cui viene commercializzato. Lo sanno bene i carabinieri del Nucleo Antifrodi di Salerno, diretti dal capitano Vincenzo Ferrara, reparto specializzato nella tutela del Made in Italy e nel contrasto alla frodi alimentari, dipendenti dal Comando Carabinieri Politiche agricole e alimentari.
Settore lattiero-casearioÈ il settore più colpito, verso cui si è concentrata l’attenzione dei carabinieri, in considerazione anche delle tensioni sui mercati locali provocate dalla crisi del mercato del latte. Diverse le operazioni di repressione condotte dai militari tra Napoli e Salerno.
Una delle più significative ha riguardato il sequestro penale, eseguito dai militari di Salerno, di 510 chili di latte dichiarato di bufala, che sarebbe dovuto servire alla produzione della mozzarella di bufala dop.
E ancora: il 30 aprile dell’anno scorso, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, sono stati sequestrati 50 mila litri di latte presso due ditte di trasporto in provincia di Napoli (Quarto), sia di provenienza estera (Germania) che italiana (Piemonte e Sardegna). Tra gli illeciti accertati: la dubbia provenienza del latte, l’uso di contenitori inadeguati dal punto di vista igienico sanitario, sia per il mancato rispetto della catena del freddo (contenitori non refrigerati) che per l’utilizzo di autorizzazione sanitaria per il trasporto.
Il 20 luglio, in collaborazione con l’Asl di Napoli è stata bloccata una cisterna contenente oltre 13 mila litri di latte vaccino e più di 3mila chili di latte di bufala in provincia di Napoli per motivi legata alla mancata tracciabilità del prodotto.
COMPARTO ORTOFRUTTICOLOTre prodotti su quattro che arrivano all’estero sono falsi Made in Italy. E al primo posto nella lista dei prodotti falsificati c’è sicuramente il pomodoro.
In Campania, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza di Napoli, è stata svolta un’azione diretta a contrastare il fenomeno dell’illecito utilizzo della denominazione protetta San Marzano ed ha comportato i seguenti sequestri.
Oltre 68mila confezioni di polpa di pomodoro, quasi 94mila confezioni di pomodoro pelato, oltre 1 milione di etichette nonché circa 205 mila barattoli di pomodori pelati cubettati e circa 3.600 barattoli di pomodori pelati, mancanti della sigla identificativa dell’industria produttrice e circa 143.000 barattoli di pomodori pelati con tenori delle muffe prossimo al 70 per cento e presenza di marciume ed alta percentuale di scarti.
Tutela del made in italyNegli ultimi tempi, il Nucleo Antifrodi di Salerno sta svolgendo una massiccia attività di contrasto ai reati nel settore dei marchi protetti e di tutela del “made in Italy”.
Negli ultimi mesi sono stati sequestrati prodotti contraffati per circa 2 milioni di euro. Una stima approssimativa, che rende però l’idea di quali siano i danni causati all’imprenditoria sana dai falsi marchi nel settore agro-alimentare.
A preoccupare gli imprenditori campani è soprattutto l’invasione dei prodotti cinesi, spacciati come prodotti italiani.
Il rischio per la salute è alto, tanto che i carabinieri hanno attiva 24 ore su 24 un numero verde a cui chiamare per segnalare i casi sospetti (800 020320).

Le attività di controllo svolte dai carabinieri
REGIONI Totale controlli Varia %
2009 2008
• PIEMONTE 428 132 +224,2
• VENETO 322 452 -28,8
• LIGURIA 191 90 +112,2
• EMILIA R. 179 153 +17
• TOSCANA 354 38 +831,6
• MARCHE 418 113 +269,9
• UMBRIA 50 14 +257,1
• LAZIO 136 92 +47,8
• ABRUZZO 204 1 +203,00
• MOLISE 24 0 0
CAMPANIA 146 15 +873,3
• PUGLIA 122 29 +320,69
• BASILICATA 20 0 0
• CALABRIA 1391 0 0
• TOTALE 4423 1169 +276,7
Silvia Miller

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